L’ecodesign, anche conosciuto come design sostenibile o design ecologico, indica un approccio attraverso cui creare o ripensare in maniera circolare prodotti, servizi o interi processi di produzione. Si basa sul concetto di progettazione sostenibile, che mira a ridurre al minimo l’impatto ambientale di un oggetto in ogni suo stadio di esistenza.

Realizzare prodotti e servizi con un design sostenibile significa diminuire ogni possibile forma o fonte di inquinamento nel loro ciclo di vita. Ciò comporta l’introduzione di criteri di sostenibilità nelle diverse fasi di ideazione, produzione, utilizzo, riciclo, etc.
La progettazione sostenibile permette quindi di inquadrare creazione ed esistenza di un prodotto in una logica che tiene insieme passato, presente e futuro. E, contemporaneamente, di riuscire a coniugare effettiva praticità dei beni prodotti e loro reale persistenza nel tempo.

Seguendo questi principi, le aziende assumono un ruolo di primo piano nella reazione a grandi problemi collettivi come crisi climatica e inquinamento. Allo stesso tempo, attraverso la progettazione sostenibile, attuano processi di sviluppo ecosostenibile che consentono loro di ottenere successo e riconoscimento. Non da ultimo, l’approccio all’eco design è fondamentale per la transizione ad un paradigma di economia circolare.

Biodesign henry & co

Un po’ di storia: come nasce davvero l’ecodesign?

L’ecodesign non nasce da un giorno all’altro: è il frutto di un’evoluzione culturale che ha visto convergere, tra gli anni ’60 e ’90, istanze ambientali, riflessioni sistemiche e approcci multidisciplinari al progetto.

Uno dei primi a proporre una visione sistemica nel design fu Victor Papanek, autore del celebre “Design for the Real World” (1971), in cui denunciava l’impatto ambientale e sociale della produzione industriale e proponeva un design etico, accessibile e sostenibile.

Negli anni ‘80 e ‘90, il pensiero ecologico si incrocia con il mondo aziendale: Amory e Hunter Lovins (Rocky Mountain Institute) sviluppano il concetto di Natural Capitalism, mentre Janine Benyus introduce la biomimesi come modello per progettare imitando i sistemi naturali.

Un punto di svolta è l’approccio Cradle to Cradle di Michael Braungart e William McDonough, che rifiuta l’idea di “meno impatto” e propone invece la creazione di cicli produttivi rigenerativi, dove rifiuti = nutrienti.

Parallelamente, l’Unione Europea inizia a promuovere normative sull’ecodesign, culminate nella Direttiva 2009/125/CE, che introduce per la prima volta l’obbligo di progettare prodotti energeticamente efficienti e facilmente smontabili, riparabili, riciclabili.

L’ecodesign contemporaneo si fonda su queste radici: non è solo riduzione dell’impatto, ma una strategia di innovazione responsabile. Una nuova visione dove progettare significa agire su materia, forme e significati per rispondere alle crisi climatiche, sociali ed economiche.

In HENRY & CO. lavoriamo in questa direzione, integrando LCA, ecodesign, materiali circolari e design thinking in progetti che generano impatto positivo. Esplora i nostri progetti di ecodesign nel portfolio →

Eco-design LCA

Quali sono le basi per un design sostenibile?

Per le aziende, iniziare a lavorare in termini di design sostenibile significa ripensare il proprio modello di business. È necessario adottare modelli sostenibili che si incarnino non solo in discorsi, ma anche in azioni e comportamenti concreti ispirandosi al modello di economia circolare.

Seguire i principi dell’ecodesign porta le imprese ad avere maggiore consapevolezza del loro impatto ambientale. Considerando ogni fase di vita di prodotti, servizi o processi, compiono migliori scelte per ridurre al minimo sprechi e contaminazioni nocive. Da questo criterio avviene la selezione di materiali, mezzi di trasporto, packaging, modi di riciclo, etc.

Per progettare beni dai cicli di vita poco impattanti, sono necessari standard di sostenibilità e metodi specifici per stimarli. Per questo obiettivo, l’ecodesign predilige come strumento di analisi il LCA (Life Cycle Assessment). Il LCA consente di determinare quantitativamente le conseguenze in termini di sprechi ed inquinamento delle fasi di esistenza di un prodotto, rivedendolo in chiave di sostenibilità.

Vuoi capire come leggere un LCA? Dai un’occhiata a: Cosa significa Life Cycle Assessment (LCA) →

I materiali del design ecosostenibile

Quali sono i materiali dell’ecodesign?

Alcuni materiali usati nell’eco design sono linoleum, alluminio, sughero, plastica, legno, juta, bambù.

Nella creazione di prodotti, la decisione su quali materiali utilizzare è spesso dettata da criteri meramente economici e performativi, senza considerare i livelli di impatto ambientale.

Nel design sostenibile, invece, i materiali selezionati:

  • sono biodegradabili e non tossici;
  • sono facilmente riciclabili e riutilizzabili;
  • garantiscono longevità;
  • assicurano spreco minimo nella loro lavorazione.

Così i processi produttivi vanno nella direzione principale della progettazione sostenibile. L’utilizzo di materiali con queste caratteristiche consente la minimizzazione di rifiuti, emissioni ed inquinamento nel ciclo di vita degli oggetti.
Il design sostenibile è, quindi, creazione di prodotti utili ed innovativi, ma allo stesso tempo sostenibili e poco impattanti.

Eco-design normativa

Qual è la direttiva in vigore per l’ecodesign?

La direttiva ISO 14006:2020, seconda edizione della precedente ISO 14006:2011, è tra le più recenti normative internazionali per l’ecodesign. Definita “Sistemi di gestione ambientale – Linee guida per l’integrazione dell’ecodesign”, è di supporto alle organizzazioni di ogni tipo e settore. Contiene riferimenti su come definire ed innovare i modi in cui ci si occupa di design sostenibile all’interno di sistemi di gestione ambientale (SGA).

La ISO 14006:2020 si rivolge alle realtà che, in linea con la ISO 14001, hanno un proprio SGA. Tuttavia, è utile qualora si voglia adottare un approccio basato sull’ecodesign anche con altri sistemi di gestione.

A tale norma ISO ci si può attenere anche riguardo aspetti ambientali relativi ai prodotti ed azioni che un’organizzazione controlla e/o influenza. Essa, infine, non determina specifici criteri di prestazioni ambientali.

Eco-design economia circolare

Perché l’ecodesign è importante per l’economia circolare?

L’ecodesign è importante per l’economia circolare perché è uno dei principali vettori della transizione all’economia circolare. Processi, servizi e prodotti di design sostenibile hanno un ciclo di vita progettato per evitare che siano fonte di danni ambientali. I beni così realizzati escono da una logica di esistenza lineare, che termina con la loro distruzione una volta esauriti.

La progettazione sostenibile prevede invece che i beni, interi o nelle loro parti, possano essere riciclati e riutilizzati. L’economia circolare rompe lo schema lineare e lo sostituisce con un processo ciclico in cui, da creazione ad utilizzo, da trasporto a riciclo, l’obiettivo è ridurre al minimo l’impatto ambientale. Produrre secondo i canoni della progettazione sostenibile evita la generazione di rifiuti tossici, sprechi di risorse o inquinamento.

Seguire l’approccio dell’ecodesign contribuisce al passaggio a sistemi produttivi, sociali ed economici più attenti al tema della sostenibilità. Lo sviluppo economico è possibile anche senza consumare il patrimonio ambientale e le materie prime del nostro pianeta. È da questa consapevolezza che muove l’economia circolare, in contrapposizione a quella lineare.

Seguendo i fondamenti dell’ecodesign nei processi di produzione e nei modelli di business, le aziende adottano modelli di crescita sostenibile. Per loro stesse, per la nostra società e, soprattutto, per il nostro pianeta.

industrial design render 3d

Come implementare l’Ecodesign in azienda

Adottare l’ecodesign richiede un cambio di mentalità e l’integrazione di nuove pratiche:

  1. Analisi del ciclo di vita (LCA): valuta l’impatto ambientale di un prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita.
  2. Coinvolgimento di tutti gli stakeholder: collabora con fornitori, designer e team interni per implementare soluzioni ecocompatibili.
  3. Formazione e sensibilizzazione: educa il team aziendale sui benefici e sulle strategie dell’ecodesign.

ECO-DESIGN schema riassuntivo

Quali sono i Principi dell’Ecodesign? I 7 punti fondamentali

L’ecodesign si basa su un insieme di principi fondamentali che guidano la progettazione sostenibile verso l’ottimizzazione ambientale ed economica. Questi principi non solo riducono l’impatto ambientale, ma favoriscono l’innovazione, migliorano l’efficienza e creano valore per le aziende.

1. Progettazione per il ciclo di vita (Life Cycle Thinking)

L’ecodesign considera l’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla selezione delle materie prime fino allo smaltimento o riciclo. Questo approccio sistemico consente di minimizzare gli impatti ambientali in ogni fase, favorendo la transizione verso un’economia circolare.

2. Riduzione delle risorse

Un principio chiave dell’ecodesign è l’ottimizzazione dell’uso delle risorse. Si punta a progettare prodotti che richiedano meno materiali e meno energia, riducendo così gli sprechi durante la produzione e il consumo.

3. Sostenibilità dei materiali

La scelta dei materiali è cruciale nell’ecodesign. Si privilegiano materiali rinnovabili, riciclati, riciclabili e non tossici, che garantiscano durabilità e un minor impatto sull’ambiente. Ad esempio, materiali come bambù, bioplastiche e alluminio riciclato sono particolarmente apprezzati.

4. Facilità di riparazione e modularità

I prodotti progettati con l’ecodesign sono pensati per durare nel tempo. La riparabilità e la modularità ne estendono la vita utile, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti. Questo principio contribuisce a ridurre i rifiuti elettronici e meccanici.

5. Ottimizzazione energetica

L’ecodesign promuove soluzioni che riducono il consumo energetico, sia durante la produzione che nell’uso del prodotto. Dall’uso di tecnologie più efficienti all’integrazione di energie rinnovabili, ogni scelta progettuale mira a ridurre l’impronta di carbonio.

6. Minimizzazione dell’impatto ambientale

L’obiettivo finale è progettare prodotti che abbiano il minimo impatto ambientale possibile, considerando fattori come le emissioni di CO₂, l’uso di acqua e la gestione dei rifiuti. L’approccio LCA (Life Cycle Assessment) è uno strumento fondamentale per misurare e ottimizzare questi aspetti.

7. Economia Circolare e riutilizzo

L’ecodesign promuove la progettazione di prodotti che possano essere riciclati o riutilizzati, evitando che finiscano in discarica. Ogni componente è pensato per avere una seconda vita, contribuendo a un sistema produttivo più sostenibile.

LCA del letto Delta4 di Malvestio

Conclusione

L’ecodesign rappresenta un passo fondamentale per costruire un futuro più sostenibile. Integrare i suoi principi nei processi aziendali non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, ma offre anche opportunità di crescita e innovazione.

Se vuoi scoprire come applicare l’ecodesign alla tua azienda, contattaci per una consulenza personalizzata. Insieme possiamo progettare soluzioni che fanno bene al pianeta e al tuo business.

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